sabato 3 maggio 2014

masseria zambardo

Carissimi, in questa serata di maggio abbastanza freddina vi voglio presentare una masseria a dir poco meravigliosa, dove non mancano sicuramente i prodotti della loro terra.     
                                    MASSERIA ZAMBARDO

Azienda agricola

Ubicata a circa dodici chilometri dal mare, in una zona completamente pianeggiante, con un terreno di medio impasto notevolmente profondo, l’azienda agricola Zambardo, insieme alla vicina azienda Incantalupi, è estesa complessivamente 140 ettari, gode di un microclima particolarmente adatto ad ogni coltura orticola ed arborea tipica del bacino mediterraneo.

Agli impianti di fruttiferi, quali il pesco, il melo, il susino, l’olivo, il mandorlo, gli agrumi, perciò, si affiancano diverse colture orticole, cerealicole e foraggiere che, stanti le grandi dimensioni dell’azienda, vengono realizzate secondo una rotazione che consente di ottimizzare il livello qualitativo e quantitativo di ogni produzione.

L’oliveto

Particolare pregio assume, nell’ambito dell’azienda, l’oliveto esteso settanta ettari (trenta presso la masseria Zambardo e quaranta presso la masseria Incantalupi), costituito da impianti tradizionali realizzati oltre un secolo addietro su trenta ettari con le varietà Cellina di Nardò e Ogliarola, tipiche del basso salento, e da impianti intensivi di moderna concezione, come le varietà Leccino, Frantoio, Cima di Melfi, Picholine, Toscanina, Simone e Pendolino, rinomate per l’alta qualità ed il gusto intenso e fruttato dell’olio che se ne ricava.

La coltivazione avviene secondo il metodo biologico, con il ricorso esclusivo a concimazioni organiche e la totale abolizione di diserbanti e pesticidi: tecnica, questa, che ha consentito, oltre al miglioramento della struttura del terreno e delle condizioni di salubrità, anche un perfetto equilibrio dell’agroecosistema, con il proliferare di numerose specie ausiliari.

In tali condizioni, vengono prodotti frutti di eccellente qualità, privi di qualsiasi residuo tossico, che, raccolti nella fase dell’invaiatura, nei mesi di novembre e dicembre, direttamente dalla pianta o con l’ausilio di vibratori meccanici, vengono immediatamente avviati alla molitura per impedirne la fermentazione.

La spremitura, realizzata a freddo, consente all’olio di conservare inalterate le sue caratteristiche organolettiche ed il contenuto di acido oleico, degli altri acidi grassi (quali i polinsaturi) e dei tocoferoli e polifenoli, che rendono l’olio d’oliva extravergine un condimento dalle ormai indiscusse e riconosciute doti di salubrità.
 

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